La depressione è la malattia della psiche più ricorrente.  La stessa si manifesta in forma di apatia, esaurimento e mancanza di funzionalità, essendo spesso collegata a sintomi fisici quali l’insonnia. I fattori scatenanti degli espisodi depressivi possono essere esperienze traumatiche, acute oppure croniche. I cosiddetti “buoni consigli” da parte di terzi, quali “non ti abbattere così” oppure “dati una regolata”, non risultano di vero aiuto, ma al contrario provocano l’incremento del senso di apatia e di sconforto già esistenti. Come dimostrato dalle ricerche, nel caso della depressione, i migliori risultati possono essere ottenuti tramite il metodo della psicoterapia. Invece, per quanto riguarda la terapia comportamentale, lo scopo di quest’ultima è sopratutto di rinonoscere i modelli di pensiero e l’atteggiamento interiore alla base del problema depressivo, per poi cambiarli passo dopo passo. Anche il ruolo della persona all’interno del proprio ambito sociale (amicizie, famiglia, colleghi di lavoro ecc.) viene messo alla luce, per poter individuare i possibili conflitti scatenanti da risolvere. In questo modo, la persona si riappropria del senso di controllo sulla propria vita, e sopratutto acquisisce la consapevolezza di poter mettere in pratica anche in futuro le tecniche di auto aiuto, imparate dai professionisti.